Piatti tipici della tradizione milanese: allarghiamo il campo con due ricette diverse. I piatti tipici di Milano non sono solo il tradizionale risotto allo zafferano o la famosa cotoletta: la tradizione culinaria meneghina è infatti ricca di commistioni, testimonianza delle tradizioni culinarie dei numerosi dominatori che si sono succeduti nel corso della sua storia. I piatti milanesi si avvalgono inoltre di materie prime disparate, spaziando da ingredienti pregiati a ingredienti popolari. Così, ad esempio, accanto a piatti quali il risotto allo zafferano troviamo piatti più poveri come la cassoeula, realizzata con ortaggi e scarti del maiale.

Vediamo quindi due di questi piatti della tradizione meneghina.

  1. Pan de mei
  2. Tradizione e leggenda del pan de mei
  3. I Mondeghili
  4. Approfondimenti

Pan de mei

Il primo dei piatti tradizionali è un dolce caratterizzato da 3 elementi che danno origine a un dolce che si scioglie in bocca, morbido e burroso.
Primo elemento: San Giorgio il patrono dei lattai, si festeggia il 23 aprile. Secondo elemento, il miglio (o mei/mej): in passato il cereale usato per panificare, poiché più economico del grano. Il risultato era un pane dolciastro, bagnato con latte o panna (la pànera) per renderlo più morbido. Terzo elemento: i fiori di sambuco o panigada, una miscela speziata ottenuta appunto con fiori di sambuco essiccati, usata per diverse preparazioni. Con i resti dell’impasto e l’aggiunta di zucchero, uova e fiori di sambuco si facevano poi dei dolci, il pan de mei appunto.

Tradizione e leggenda del pan de mei

Tradizione e leggenda si intrecciano per spiegare il coinvolgimento si San Giorgio. Secondo la tradizione il pan de mei veniva preparato appunto il giorno di San Giorgio, coincidente con la stipula dei contratti per la fornitura di latte tra mandriani e lattai. Questi ultimi per l’occasione regalavano ai propri clienti panna liquida per accompagnare il dolce. La leggenda invece fa risalire l’origine del pan de mei al 1300 quando Luchino Visconti, signore di Milano, sconfisse Vione Squilletti, un brigante che depredava le campagne del milanese, terrorizzando i contadini. La battaglia si svolse il 23 aprile 1339 e per festeggiare la vittoria i milanesi offrirono ai soldati la panera (la panna del latte) e il pan de mei. Dopo poco tempo apparve su un muro, nelle vicinanze dello scontro, un dipinto raffigurante San Giorgio, impegnato nell’uccisione di un drago, con la scritta “qui morì Vione”. Da questa scritta originerà il nome del quartiere “Morivione”, oggi alla periferia sud della città, nei pressi di Porta Ludovica.

I Mondeghili

La seconda ricetta è invece base di carne. I Mondeghili sono polpette ma non quelle note nel resto d’Italia: infatti nella tradizione culinaria milanese le polpette sono degli involtini di verza ripieni di carne, le Polpett de verz. Come abbiamo detto i piatti meneghini sono espressione di una fusione di elementi di provenienze diverse. Il nome Mondeghili è appunto simbolo di questa commistione culturale poiché derivante dall’epoca della dominazione spagnola che a sua volta l’aveva mutuato dalla tradizione araba. Dal nome originale le successive storpiature hanno portato nel tempo all’attuale mondeghilo. È uno tra i molti piatti poveri della cucina tradizionale in quanto recupero del manzo avanzato, con un impasto arricchito con salsiccia, salame crudo o mortadella. La ricetta prevede poi pane bagnato nel latte, uovo, grana padano, aglio o cipolla, noce moscata. Il tutto viene modellato in forma rotondeggiante e fritto nel burro fuso. La ricetta dei Mondeghili ha ottenuto la speciale Denominazione Comunale (De.Co) nel 2008.

Approfondimenti

Per chi volesse cimentarsi nella preparazione di questi piatti rimandiamo a due link:

Ricetta pan de mei

Mondeghili: ricetta

Mentre approfondimenti su altri piatti possono essere trovati di seguito Piatti tipici pasquali: l’insalata e ciapp Non solo panettone: la Barbajada