Finalmente riaprono i musei e finalmente possiamo godere di una mostra che attendevamo con passione: le Signore dell’Arte. Un percorso tra opere di pittrici vissute tra il 500 e il 600, quindi in un periodo difficile per l’universo femminile. Donne e artiste che hanno vinto stereotipi, pregiudizi, barriere poste di fronte al loro talento. Donne moderne che hanno lottato per le loro aspirazioni, per prendersi i propri spazi. Quindi ecco Artemisia Gentileschi, diventata simbolo della rivolta contro l’autorità. Ma possiamo ammirare anche artiste quali Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni, Sofonisba Anguissola. La mostra è composta da 130 opere ed è curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié. Invece sono 67 i prestatori che hanno reso possibile l’allestimento stesso. Ricordiamo le gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e dal Muzeum Narodowe di Poznan.
La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura e realizzata con il sostegno di Fondazione Bracco, e aderisce al palinsesto “I talenti delle donne”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.
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